domenica 6 maggio 2012

VIVIANA LEO


Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?
Salve! Innanzitutto grazie per l’opportunità. Mi descriverei come una ragazza normalissima, che custodisce la passione della scrittura e della lettura da quando era piccolissima.

Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?
Mi ha spinto la voglia di raccontare ciò che la mia “testolina malata” partorisce! No, scherzi a parte, mi piace l’idea di trasmettere ciò che immagino con la fantasia e poi metto su carta… è qualcosa di indescrivibile. Le parole stampate sono meravigliose perché permettono all’essere umano di vivere tante vite, anche solo viaggiando con la mente. È stupendo.




Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozioni e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?
Quando scrivo mi prende una strana frenesia, come se il mio corpo non riuscisse più a mantenere ciò che ha dentro. Sì, l’emozione di scrivere subito quello che mi passa per la testa è molto forte ma stranamente non riesco a trasmettere nulla su un foglio elettronico. Non mi stancherò mai di dire che è la carta vera e propria a darmi l’ispirazione, ho bisogno di vedere le mie dita sporche di inchiostro mentre scrivo, altrimenti non sono contenta.


 Hai qualche esperienza? Se hai già pubblicato qualcosa parlaci del tuo romanzo, hai tutto lo spazio necessario per descriverlo e per dirci dove trovarlo!!  Se non lo hai ancora pubblicato spiegaci cosa significa per te, che emozioni provi e hai provato mentre scrivevi.
Sì, ho pubblicato il mio primo romanzo due anni fa. Si chiama Tra zanne e artigli ed è una storia d’amore di genere fantasy. Parla di una ragazza umana che si innamora di un licantropo e, nonostante le varie vicissitudini, cercherà di coronare il proprio sogno d’amore.  Questo libro è disponibile on-line oppure ordinabile in tutte le librerie d’Italia. 


Ultimamente poi è in uscita, con un’altra casa editrice, anche il mio secondo romanzo, Lacrime d’Argento, disponibile già in formato e-book a tre euro e presto in versione cartacea. Con questo mi distacco un po’ dal primo, benché anche questo di genere fantasy, perché ho voluto raccontare la forza femminile vista in chiave ironica. È il primo libro di una serie, Anime Nere,  e narra le vicissitudini di una cacciatrice, Violet, alle prese ogni notte con vampiri assetati. La cosa che lo contraddistingue dagli altri è che questo è un urban fantasy ambientato in Italia, precisamente nel Salento, e Violet  non è una ragazza come le altre. È forte, ironica ed è attorniata da personaggi un po’ particolari, tra cui Damon… un vampiro davvero crudele che fa parte del suo passato e che continua ad essere nei suoi pensieri. La versione e-book è disponibile su molti siti, tra cui anche quello di Feltrinelli o Rizzoli, mentre la versione cartacea sarà ordinabile in libreria.

Nell’introduzione del mio blog parlo di una strada difficile, scoraggiante ma piena di sogni, passione e forza di volontà, come ti senti ad essere esordiente e qual è la tua “aspirata destinazione”?
La vita di un esordiente è molto difficile. Troppa gente non crede in noi e soprattutto troppa gente ne approfitta e purtroppo ne so qualcosa col primo libro. Io sono stata fortunata perché le persone a me care mi hanno sempre spronata ad andare avanti, perfino quando io stessa pensavo di non farcela. 

La mia aspirata destinazione non è affatto diventare famosa ma lasciare qualcosa di bello a chi legge un mio libro. Sentirsi dire “mi hai trasmesso molte emozioni”, è quello il traguardo più bello. 

Poi ovviamente sarebbe da ipocriti dire che la notorietà mi dispiacerebbe, ma posso affermare che non è nelle mie priorità. Bisogna sempre restare con i piedi per terra e rendersi conto di propri limiti.


Cosa consiglieresti ad una persona che come te ha un sogno importante ma il cammino è lungo e scoraggiante?
Di andare avanti, di crederci fino in fondo. So che sembra una frase fatta ma è la realtà. Se non siamo noi i primi a confidare nelle nostre capacità chi potrà mai farlo? Poi, come dicevo, non è importante diventare una Licia Troisi o un Giorgio Faletti, ma sapere che hai regalato qualcosa a qualcuno, che hai strappato un sorriso in una giornata grigia. Nel nostro piccolo possiamo mostrare di essere capaci.

 Ritieni importante avere un rapporto con persone che hanno in comune con te la stessa passione?
Assolutamente sì. Conosco molti scrittori e con loro condivido idee, opinioni, sensazioni. Devo dire che in questo campo ho incontrato molte persone amichevoli e cordiali, con cui scambiare quattro chiacchiere in libertà. E poi è bello dialogare con qualcuno che ha gli stessi interessi ed avere un confronto diretto. Mi fortifica e mi sprona a dare di più.

Hai dei progetti in corso?
Sì, per ora sto scrivendo il seguito di Lacrime d’Argento ed è una cosa che mi sta prendendo molto, anche perché ho alcuni lettori fissi che mi seguono e mi chiedono anticipazioni. Per il futuro invece si vedrà!

 Un messaggio a tutti gli scrittori esordienti:
Fatevi forza e proseguite il vostro sogno. Combattete con le unghie e con i denti perché la strada è in salita!

Vuoi concludere con una citazione di una tua opera?
<<Se tre anni prima non l'avesse incontrato non sarebbe mai diventata quella
che era, di questo ne era certa. Detestava se stessa ma era meglio dell'ingenuità che per ventidue anni si era portata addosso. Se era diventata
una cinica bastarda però lo doveva solo a lui>>.

Ti ringrazio per la tua presenza e ti auguro buona fortuna.
Non arrenderti mai!!
Roberta

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