sabato 5 maggio 2012

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ROSSANA LOZZIO




Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?

Buongiorno a tutti, sono Rossana Lozzio, sono nata e vivo a Verbania, sulla costa piemontese del lago Maggiore. Non amo parlare di me, preferisco che mi si conosca per quello che sono e quindi, invito tutti a venirmi a trovare nella rete web, su Facebook o sul mio sito, così potrete farvi la vostra personale idea su quello che sono e magari, mettervi direttamente in contatto con me!






Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?
Scrivo da sempre e da sempre, lo faccio con e per passione. Non pensavo di condividere i miei romanzi con altri che non fossero i parenti o gli amici più stretti ma nel 2005, alcuni amici virtuali su un Forum che frequentavo abitualmente, mi stimolarono a provarci e così, diedi loro ascolto e dopo molte remore, inviai uno dei miei lavori ad una Casa Editrice che si trasformò nella mia prima pubblicazione, “Fino alla fine”. Ancora oggi, sono legatissima a questa storia e la amo infinitamente!

Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozione e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?
Assolutamente sì. Come dicevo prima, scrivo solo e unicamente spinta dalla passione… dico anche spesso ed è la verità, che quando scrivo sono felice. Non riesco e non posso fare a meno di esprimermi così, mettendo nero su bianco… siano esse storie vere e proprie, lettere o solo emozioni!

Hai qualche esperienza? Se hai già pubblicato qualcosa parlaci del tuo romanzo, hai tutto lo spazio necessario per descriverlo e per dirci dove trovarlo!!  Se non lo hai ancora pubblicato spiegaci cosa significa per te, che emozioni provi e hai provato mentre scrivevi.

Ho pubblicato “Fino alla fine” nel 2005, poi mi sono auto pubblicata con altri tre romanzi, “Hollywood e dintorni”, “Le ali di un angelo” e “L’angolo delle fragole”. L’anno scorso, con Edizioni Il Ciliegio, ho pubblicato “Una farfalla sul cuore” e ho debuttato al Salone Internazionale del Libro di Torino. E’ stata un’emozione che non dimenticherò mai.



Nell’introduzione del mio blog parlo di una strada difficile, scoraggiante ma piena di sogni, passione e forza di volontà, come ti senti ad essere esordiente e qual è la tua “aspirata destinazione”?
Io mi sentirò “esordiente” per sempre… oggi come oggi, è difficilissimo emergere da questo grande calderone che contiene tanti scrittori, più o meno bravi e più o meno talentuosi!
La mia “aspirata destinazione”? Magari, lo sapessi… credo si stare ancora cercandola!

Cosa consiglieresti ad una persona che come te ha un sogno importante ma il cammino è lungo e scoraggiante?
Di non arrendersi e di armarsi di tanta energia, di lavorare dapprima su se stessa e quindi, con la ricerca di un editore che creda abbastanza in lui/lei da decidere di investire di propria tasca. Oggi, la strada più facile per pubblicare, pare essere diventata quella di pagare… non giudico chi lo fa ma sono contraria, perché considero che la soddisfazione di trovare un editore professionista che ti valuta degno di essere pubblicato, sia impagabile!

Ritieni importante avere un rapporto con persone che hanno in comune con te la stessa passione?
A me piace moltissimo, il confronto. Sia esso con i lettori o con chi scrive, come me. Il confronto è alla base di tutto, nella vita. Ben venga, sempre, soprattutto quando è costruttivo!

Hai dei progetti in corso?
Sto lavorando a due nuovi romanzi e curo diverse pagine su Facebook, per conto o per amore nei confronti di alcuni artisti. Promuovere l’arte, è sempre stimolante!

Un messaggio a tutti gli scrittori esordienti:
Crederci sempre… mollare mai!

Vuoi concludere con una citazione di una tua opera?
Guardandola allontanarsi, sospirò e chinandosi per raccogliere la sua giacca, comprese che aveva sbagliato tutto. Aveva sbagliato quando aveva creduto che lo detestasse, aveva sbagliato quando aveva finto che non gli interessasse e probabilmente, lo aveva fatto anche adesso, permettendole di uscire dalla sua vita.
Se solo non fosse stato sposato, pensò, passandosi le mani fra i capelli, dopo aver indossato la giacca, nel tentativo di darsi un contengo. Se solo avesse potuto vivere due vite…” (tratto da “Fino alla fine”, 2005)



Ti ringrazio per la tua presenza e ti auguro buona fortuna.
Continua sempre così!
Roberta 

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