domenica 13 maggio 2012

.

MIRIAM MASTROVITO






Miriam Mastrovito (Gioia del Colle, 1973)
Laureata in filosofia. È titolare di un negozio interamente dedicato al fantasy. Da sempre coltiva una forte passione per la scrittura e i mondi fantastici. Ha vinto svariati premi letterari ed è autrice di tre romanzi tra cui “Il mendicante di sogni” (La penna blu edizioni) e Il mistero dei libri perduti (Zero91 edizioni).
Ha collaborato  e tuttora collabora con diversi siti letterari e web magazine. Attualmente gestisce i blog letterari StrepiTesti e Il flauto di Pan.





Tea Reali è una giovane scrittrice. Sogna di pubblicare il suo romanzo  senza scendere  a compromessi con  editori spregiudicati e attenti solo a chiedere l’inevitabile obolo anche agli autori più promettenti.
Un giorno, Tea ottiene un colloquio presso la sede centrale della Wizard Edizioni.
I corridoi di quel vecchio edificio sembrano condurre lungo una casa degli orrori, le statue di pietra scrutano con occhi terrificanti, lo stesso editore ha un aspetto sinistro e modi poco rassicuranti.
Tea è sul punto di scappare, quando una figura indistinguibile sbuca dal nulla e le sottrae il manoscritto.
La ragazza insegue il ladro nei sotterranei della Wizard e perde conoscenza.
Si risveglierà così a Büchenland, un regno parallelo in cui vive una comunità di Troll.
Nessuno di loro sa leggere o scrivere e i libri, rubati dal coraggioso Adelindo, sono stati
scambiati per mattoni.
Ora il varco che collega i due mondi rischia di chiudersi definitivamente proprio a causa di una presenza umana. Solo liberare la regina Wakandha dal nefasto Morten potrebbe rompere tutti gli strani incantesimi di quel regno.

Nel meraviglioso universo di Büchenland, Miriam Mastrovito riconsegna ai libri un’aura magica e necessaria. Tea e Adelindo ci allontanano eroicamente dalla monotonia, avvicinandoci ai nostri sogni dimenticati in un cassetto.  





Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?
Grazie a te per avermi ospitata. Di solito mi definisco un’aspirante scrittrice ma penso di essere soprattutto una lettrice insaziabile. I libri sono la mia vita. Coltivo da sempre una grandissima passione per tutto ciò che è fantastico. Lavoro a braccetto con fate e folletti (gestisco un negozio interamente dedicato al fantasy), adoro le favole e credo nella magia.

Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?
La mia passione per la scrittura è un effetto collaterale del mio grande amore per la lettura. Ho iniziato a scrivere per mettermi alla prova ma anche per dar voce a quei personaggi che da sempre popolano il mio microcosmo immaginario e che diversamente non avrebbero diritto d’asilo in questo mondo.


Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozione e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?
La verità è che “non mi sento” quando scrivo. È come se mi assentassi per prestare la mia voce, o meglio la mia penna, a dei personaggi che mi chiedono insistentemente di essere raccontati. Avverto una fortissima tensione, sono travolta da un turbine di emozioni contrastanti e quando mi fermo mi sento spossata. È un po’ come se mi risvegliassi da un sogno lucido che mi ha prosciugato tutte le energie lasciandomi però un gran senso di felicità interiore.


Hai qualche esperienza? Se hai già pubblicato qualcosa parlaci del tuo romanzo, hai tutto lo spazio necessario per descriverlo e per dirci dove trovarlo!!  Se non lo hai ancora pubblicato spiegaci cosa significa per te, che emozioni provi e hai provato mentre scrivevi.
Ho pubblicato più di un libro. L’ultimo in ordine cronologico è  “Il mistero dei libri perduti” edito da Zero91.



Il romanzo racconta la storia di Tea Reali, una giovane aspirante scrittrice proprio come me. Un giorno riceve una proposta di pubblicazione dalla Wizard Edizioni. Si reca a un appuntamento con l’editore e lì comincia ad avere il sentore di qualcosa di strano. La sede della casa editrice somiglia a una casa degli orrori e lo stesso editore ha atteggiamenti poco rassicuranti. Tea è in procinto di scappare quando qualcuno le ruba il manoscritto. Inseguendo il ladro cadrà in uno strano sacco per poi risvegliarsi a Büchenland, un regno parallelo abitato da bizzarre creature, in cui nessuno sa più leggere e i libri sono stati scambiati per mattoni.
La popolazione di Büchenland è molto variegata. Vi si incontrano pixie, gnomi, centauri, ninfe, spriggan, ma i veri protagonisti della storia sono i troll. Ho scelto loro perché nutro una particolare simpatia per queste creature (tra le altre cose sono una collezionista di troll norvegesi) ma anche perché nei fantasy, solitamente, sono bistrattati. I troll vengono dipinti come giganti brutti, cattivi e stupidi. La tradizione norvegese, in realtà, li ritrae anche in modo diverso. Io desideravo appunto far conoscere ai lettori quest’altra versione.
Il romanzo ha l’abito di una favola ma è anche un’allegoria del nostro sistema editoriale. Ne “Il mistero dei libri perduti” ho riversato tutto il mio amore per la lettura. Scriverlo è stato molto divertente.
Ho avuto la fortuna di pubblicarlo con un’ottima casa editrice, la Zero91 che oltre a essere seria e onesta (non chiede alcun contributo agli autori per pubblicare e manifesta apertamente il suo dissenso per l’editoria a pagamento) si avvale di un  grosso distributore: Messaggerie.
Il libro è facilmente reperibile in qualsiasi libreria fisica, è acquistabile su tutti i cataloghi online ed è disponibile anche in versione ebook su Amazon.



 Nell’introduzione del mio blog parlo di una strada difficile, scoraggiante ma piena di sogni, passione e forza di volontà, come ti senti ad essere esordiente e qual è la tua “aspirata destinazione”?
Spesso paragono il mondo editoriale a una giungla, è pieno di insidie e tranelli e non è facile riuscire a districarsi al suo interno. Tuttavia non lo considero scoraggiante. Ho sempre accolto le difficoltà come una sfida,  un incentivo a tenere duro e a migliorarmi. Penso che passione, perseveranza e pazienza siano requisiti indispensabili per uno scrittore emergente.
Personalmente non punto a una meta precisa, mi interessa più il cammino da percorrere che la destinazione. Per il momento ambisco a continuare a scrivere e a fare sempre meglio, dove mi condurrà tutto ciò lo scoprirò strada facendo.



Cosa consiglieresti ad una persona che come te ha un sogno importante ma il cammino è lungo e scoraggiante?
“Sogna fino a che il tuo sogno non si avvera” (Dream on, Aerosmith)



Ritieni importante avere un rapporto con persone che hanno in comune con te la stessa passione?
Importantissimo. Penso che il confronto con gli altri sia indispensabile in un percorso di crescita.
Inoltre credo tantissimo nella solidarietà tra autori emergenti. Le piccole case editrici spesso hanno difficoltà a promuovere adeguatamente i loro autori, non per mancanza di volontà ma per mancanza di risorse soprattutto economiche. Il passaparola e la promozione online possono essere di grande aiuto in tal senso. Nel mio piccolo mi sforzo di contribuire alla causa. Da anni mi occupo di recensioni, ho collaborato e tuttora collaboro con diversi blog letterari. Attualmente contribuisco all’amministrazione di due blog: “StrepiTesti” e “Il flauto di Pan”.


Hai dei progetti in corso?
Sto scrivendo un nuovo romanzo. Sono ancora in fase iniziale e ho parecchio da lavorare ma l’idea ha preso forma.
Per il resto continuo a portare avanti i progetti legati ai due blog di cui parlavo prima: 

Strepitesti (http://strepitesti.blogspot.it/) e 
Il flauto di Pan (http://il-flauto-di-pan.blogspot.it/). 
Quest’ultimo è un progetto nato da poco ma a cui tengo particolarmente perché ho il piacere di condividerlo con una persona per me davvero speciale (mia figlia Sara) e perché rispecchia in pieno le mie più grandi passioni . Il flauto di Pan infatti è un blog interamente dedicato al fantasy e alla saggistica esoterica e neopagana.


Un messaggio a tutti gli scrittori esordienti:
Leggere, leggere, leggere. Non si può essere buoni scrittori senza essere accaniti lettori.
Mai pagare per pubblicare.

Vuoi concludere con una citazione di una tua opera?
«Cosa significa scrivere?»La donna ci pensò a lungo. Era difficile da spiegare.«È un modo per fissare i pensieri o le parole, per far sì che non vadano persi o dimenticati. Vedi questi segni?» indicò le lettere tracciate con il rametto. «Ciascuno rappresenta un suono. Chi sa interpretarli, può sapere cosa voleva dire o cosa stava pensando il suo autore quando li ha scritti.»«Anche dopo tanto tempo? Anche quando quella persona non c’è più?» Adelindo era affascinato.Tea annuì.«È come una magia» azzardò lui.«Sì, è proprio una magia.»(Il mistero dei libri perduti, Miriam Mastrovito, Zero91 Edizioni)



Ti ringrazio per la partecipazione, 
continua così!!!

MARTINA MUNZITTU (work in progress)



Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?
Grazie a te Roby per avermi dato questo spazio. Ci ho dovuto pensare un po’ a questa domanda: “come ti descriveresti”. Non ho mai problemi a descrivere gli altri, sia le persone che conosco che quelle immaginarie dei mie romanzi. Ma descrivere me? Forse l’aggettivo più adatto è determinata. Quando mi metto in mente di raggiungere un obiettivo, non ci sono mari e monti che mi fermano. Faccio di tutto per ottenerlo, naturalmente il ‘tutto’ non devo implicare mai il recare danno a qualcuno. Ho anche la tendenza a non prendermi mai troppo sul serio.


Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?
Mi piace scrivere. Quando ero bambina raccontavo le favole agli altri bambini. A volte prendevo una favola classica e la adattavo cambiando i personaggi e le circostanze, ma preferivo inventarmi delle storie del tutto nuove. Ci sono due motivazioi principali: l’intrattenere il lettore, nel senso di dargli la possibilità di svagarsi e staccarsi per un po’ dal suo mondo, e poi il condividere con lui/lei le lezioni di vita che piano piano imparo.


Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozione e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?
Quando scrivo mi sento appagata. È sempre un momento speciale perchè ho la possibilità di sfuggire al mio mondo e crearne uno del tutto nuovo, dove io controllo quello che succede. A volte però i personaggi mi prendono la mano e mi guidano loro verso i loro percorsi. E qui l’avventura diventa davvero interessante.


Bene, è stato un piacere intervistarti, aspetto le novità sui tuoi progetti e ti auguro buona fortuna!!!

FEDERICA FORLINI





Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?

Buongiorno anche a te e grazie mille per lo spazio e soprattutto per la pazienza!
Sono una persona che appare molto socievole e allegra, ma chiunque, grattando via la superficie, potrebbe facilmente rendersi conto di quanto in realtà sia una persona schiva e in un certo senso gelosa dei miei pensieri e delle mie emozioni. Pertanto mi è molto difficile raccontarmi agli altri, quando parlo di me spesso e volentieri mi ritrovo a dover abbattere un muro che ho costruito col tempo, perché ad ogni delusione col prossimo ho aggiunto inutilmente l'ennesimo mattone. Sono sempre la tipica persona che per questo si mette in gioco ma non troppo e che ha paura di farsi male in ogni cosa che fa. Ecco, comprendo che lo spettacolino patetico con tanto di violinista in sottofondo possa indurvi a recidervi le arterie, ma purtroppo sono fatta così. Tra l'altro sono testarda e difficilmente torno sui miei passi dopo aver preso una decisione. Ciò che però ritengo più interessante di me è il lato dolce e sensibile, che proteggo con molto impegno e non permetto a tutti di vedere, è riservato alle persone speciali. In conclusione, mi descriverei come una persona che aveva un carattere aperto, chiusosi a riccio col tempo.

Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?

Non c'è stato un qualcosa che mi ha dato la spinta, in un certo senso mi sono sempre sentita un po' parte di questo mondo, ma non in questa misura. In passato, quando facevo le medie, ho cominciato a scrivere storie, ma con la prima ho chiuso proprio, perché sono andati perduti i file in una delle tante formattazioni del computer e mi sono scoraggiata, nella seconda invece, è accaduto che non trovavo il giusto finale. In quel periodo scrivere mi riusciva in modo facile e divertente e partecipavo anche al giornalino scolastico.
Per qualche anno ho scritto solo diari ed ho smesso anche con quelli, fin quando, l'anno scorso, al culmine di un periodo abbastanza difficile e buio per me, ho cominciato a scrivere il primo libro, che è nato inevitabilmente, come un'esplosione, da un'idea avuta parecchi anni prima, ma mai concretizzata. Il mio insomma è uno dei tanti casi in cui si scrive per terapia, anche se non so se definirmi “guarita”. Naturalmente è stato molto difficile, perché parecchi pensieri più che renderli pubblici avrei preferito di gran lunga censurarli e murarli dentro di me da qualche parte. Ora invece sono liberi su carta e non mi sono pentita, anzi, sarà difficile fermarmi, perché ciò che sono l'ho trattenuto già per troppo tempo.
Ora collaboro anche con un sito letterario,“Scrittevolmente” nel quale ci sono altre ragazze che partecipano al Premio La Giara, di cui una è tra i tre finalisti regionali e le faccio il mio in bocca al lupo!


Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozione e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?

Mi sento viva. Ecco, quando scrivo mi sento viva. Non ritengo ci sia un modo migliore per descrivere come mi fa sentire tutto ciò. Addirittura certe mattine vengo letteralmente percorsa da elettricità, che mi butta giù dal letto la mattina verso le sei, quando solitamente mi sveglio alle dieci. Capita che se non mi segno un determinato dialogo o certe sensazioni, mi giro in continuazione nel letto come un pollo allo spiedo,  dicendomi “Se non mi sveglio poi queste cose non le ricordo più”. E vince lo scrivere, è uno dei pochi casi in cui per me svegliarmi si fa necessario e vitale.


Hai qualche esperienza? Se hai già pubblicato qualcosa parlaci del tuo romanzo, hai tutto lo spazio necessario per descriverlo e per dirci dove trovarlo!!  Se non lo hai ancora pubblicato spiegaci cosa significa per te, che emozioni provi e hai provato mentre scrivevi.

Purtroppo non ho ancora mai pubblicato niente. Mi è stato scelto un racconto per un'antologia horror e weird, che è ancora in cantiere e verrà pubblicato in e-book. Il vero e proprio romanzo è ancora sotto vincolo e almeno per un po' resterà nel cassetto. Per me significa tanto, a volte anche troppo. Attualmente mi sto cimentando in altri libri, ma il primo è sempre il primo, lo covi in pancia come un figlio e ci riversi dentro tutta te stessa. È difficile che nei i successivi romanzi ci sia così tanto di me. Probabilmente man mano che si scrive s'impara ad avere quel minimo di distacco, anche se l'anima in gioco la si mette lo stesso, continuamente. Io scrivo alla ricerca dell'empatia. Ogni volta che traccio un rigo da qualche parte, miro a colpire la sensibilità altrui, a crearmi un varco nel loro muro. Voglio, almeno per quell'attimo, che le mie emozioni diventino quelle del lettore, che pianga, rida, mediti... e tutto grazie alle mie parole, che sono l'arma migliore che ho per colorare il mondo. Nei miei romanzi però non è così semplice trovare qualcosa di felice, la speranza. C'è, ma come tutte le più belle cose della vita te la devi cercare, guadagnare e sudare. È solo un seme e  ci vuole fantasia a pensare che prima o poi germoglierà, crescerà e sarà una pianta. La nascondo perennemente, ma c'è, come il sole quando è coperto dalle nuvole.
Miro sempre a mandare un messaggio forte; i legami veri non si estinguono mai. Credo ancora negli affetti inestinguibili, anche se in parecchie situazioni, quando qualcuno mi delude, vorrei pensarla diversamente. Scrivo solo per comunicare un'emozione, perché sono le emozioni, che mandano avanti il mondo.

Nell’introduzione del mio blog parlo di una strada difficile, scoraggiante ma piena di sogni, passione e forza di volontà, come ti senti ad essere esordiente e qual è la tua “aspirata destinazione”?

Sono abbastanza testarda per continuare, ma, a quanto pare il mondo dell'editoria è un continuo orizzonte a cui è difficile approdare, e quando si raggiunge quest'obiettivo bisogna comunque stare attenti a un mucchio di cose. Ci sono giorni in cui ci ragiono un attimo su e penso “ma chi me lo fa fare?! Non posso semplicemente scrivere per essere felice?”. Peccato che non sono felice finché qualcuno non s'infervora per le mie parole e più ne sono e meglio è. Comunicare è ciò che mi manda avanti, perché ne ho un disperato bisogno, perché quello che ho da dire vuole uscire. Ha preso vita e non si vuole fermare. Per rispondere alla domanda, ad essere esordiente mi sento una formica in un mondo di giganti irraggiungibili e la destinazione non la conosco. Dei viaggi dell'arte si conosce solo la partenza.


Cosa consiglieresti ad una persona che come te ha un sogno importante ma il cammino è lungo e scoraggiante?

Le consiglierei, che se questo è davvero il suo sogno, deve crederci fino in fondo e rincorrerlo a perdifiato. Anche perché in un mondo così, in un'Italia così, sognare sta diventando un lusso. I pochi che ce la fanno a concepire i sogni, dato che sono arrivati fin lì, dovrebbero perlomeno crederci. Consigli di carattere tecnico sono la meno indicata per farne, indi per cui mi astengo.


Ritieni importante avere un rapporto con persone che hanno in comune con te la stessa passione?

Certamente, è uno dei modi migliori per crescere e maturare. Specie nel gruppo dedicato al Premio La Giara ho conosciuto tantissime persone con la mia stessa passione, che stimo e con le quali mi confronto. Tra l'altro tra i partecipanti, più che un clima di disputa c'è stata parecchia solidarietà e amicizia e devo ringraziare tutti quanti per questo calore. Non capita tutti i giorni conoscere tanta gente che ha una passione come te ed è disposta al dialogo.


Hai dei progetti in corso?

Avevo incominciato a scrivere il secondo capitolo, visto che il mio primo romanzo appartiene a una trilogia, ma ora si trova in stato di fermo, avendo ricevuto un'ispirazione lampante su una storia che definire fantasy probabilmente sarebbe un'esagerazione, vedrò cosa ne uscirà fuori.

Un messaggio a tutti gli scrittori esordienti:
Qualsiasi storia abbiate da raccontare, scrivetela col cuore, in bocca al lupo a tutti, non mollate mai, e buona vita!

Vuoi concludere con una citazione di una tua opera?

“Era finita. Le storie non cessano mai il giorno in cui decidi di dargli un taglio netto. Solitamente si trascinano per ore, giorni, settimane, mesi, anni, prima di trovare la giusta conclusione.Si cerca sempre di non ferire nessuno, di farne uscire vivi entrambi, senza soffocare. L’amore è una trappola mortale. Inevitabilmente quando chiudi per sempre con qualcuno gli lasci sempre una parte di te. Magari ti resterà qualche spina difficile da togliere. Del sangue uscirà, ma non sarà così grave, è solo il corso degli eventi che divide le nostre strade.”




Federica, è stato un piacere intervistarti, ma lo è stato di più la sfida personale che hai appena superato.
Sono felice perchè le parole, come immaginavo, venivano da dentro di te!!
Stupende parole. La citazione mi ha incuriosito perciò non mi resta che augurarti buona fortuna e aggiungere il tuo manoscritto ai libri che mi hanno incuriosito!!!

giovedì 10 maggio 2012

.

EVELYN STORM





Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?
Buongiorno a tutti e grazie a te, Roberta. Parlare di sé non è mai facile. Vediamo... sono estroversa, creativa, fantasiosa, originale, divoro libri, adoro scrivere, andare al cinema, viaggiare, disegnare, cantare e ballare. Amo mettermi alla prova, migliorarmi, cambiare, riconoscendo anche i miei sbagli, e arricchirmi culturalmente e professionalmente. Mi piace fare nuove amicizie soprattutto con persone che condividono i miei interessi e sono sempre alla ricerca di qualcosa, non mi accontento, ho troppi sogni e alcune cose che cambierei volentieri nella mia vita. Anche se, purtroppo, questi fatti che cambierei sono proprio quelli contro cui non ho scampo, essendo quanto mi ha dato il destino.


Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?
Principalmente, anche se può sembrare una banalità e un fatto scontato, la mia autentica passione per la scrittura e la lettura, nonché il bisogno di mettere su carta o Pc i miei pensieri, mi hanno spinta ad entrare in questo mondo. Quindi non per un motivo ragionato, quanto per una scelta inevitabile, visto che fin da piccola amavo “ficcare il naso” tra i libri e mettere per iscritto idee, sentimenti, esperienze e storie inventate.

Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozione e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?
Scrivere mi fa sentire nel pieno delle forze e delle energie. Provo sensazioni indescrivibili e talmente belle ed uniche che potrei fare qualunque cosa. Mi sento invincibile, padrona del mondo, serena, appagata, letteralmente in brodo di giuggiole. E sì, mi capita spessissimo di mettere nero su bianco le emozioni che d'improvviso mi assorbono completamente. Ed è proprio imprimendole sulla carta che posso farle conoscere e coinvolgere chiunque si appresti a leggerle.


Hai qualche esperienza? Se hai già pubblicato qualcosa parlaci del tuo romanzo, hai tutto lo spazio necessario per descriverlo e per dirci dove trovarlo!!  Se non lo hai ancora pubblicato spiegaci cosa significa per te, che emozioni provi e hai provato mentre scrivevi.
Per ora le mie esperienze si concentrano sulla pubblicazione di fumetti e poesie, oltre all'essere una blogger. Sto anche collaborando con siti e blog letterari come articolista, recensionista e intervistatrice. A livello pratico, diciamo che ero partita con l'idea di autopubblicarmi il mio romanzo, anche se di recente ho firmato un contratto con una nuova casa editrice free, “Lettere Animate”. Sto aspettando che il libro esca, quindi eventuali mie esperienze o tentativi precedenti è come se non ci fossero mai stati nella mia mente. Quando uscirà, solo allora parlerò di vera pubblicazione e di vere prime esperienze. Il resto non lo considero. In ogni caso, l'emozione di scriverlo è stata immensa, specialmente perché si riferisce a persone e fatti a me vicini, anche se poi modificati nel contesto letterario. E l'emozione è la stessa anche ora che fremo dal desiderio di avere la mia creazione tra le mani. Provo aspettativa, speranza, paura, euforia, terrore... tutto al tempo stesso. D'altronde, per me significa moltissimo. È come un primo desiderio che si realizza, come il risultato di sacrifici e sforzi a lungo portati avanti, è il raggiungimento di uno scopo che mi ero prefissata e che è giunto a compimento. O almeno, speriamo presto di arrivare a questo punto. 


Nell’introduzione del mio blog parlo di una strada difficile, scoraggiante ma piena di sogni, passione e forza di volontà, come ti senti ad essere esordiente e qual è la tua “aspirata destinazione”?
Mi ritrovo in pieno con ciò che hai scritto. I sogni sono tanti, la determinazione non manca mai, le ricerche , i passi in avanti, lo studio e la gavetta si fanno quasi sempre senza lamentarsi, visti come l'inevitabile prezzo da pagare, che può non essere spiacevole. Certo che sono anche consapevole che il sistema editoriale italiano è quello che è, che è una strada tutta in salita, che si rischia di non arrivare mai da nessuna parte o di avere un curriculum pieno di esperienza senza mai raggiungere il successo. E tutto questo devo dire che mi fa arrabbiare, più che scoraggiarmi. Come mi fa arrabbiare il fatto che anche qui ci siano autori bravi quanti all'estero, ma che purtroppo non riceveranno mai la stessa attenzione di altri “colleghi” stranieri. Tornando ai miei sogni, di mete ne ho tante. Piccoli passi per un grande risultato. Ma dirlo potrebbe essere controproducente o non avverarsi, quindi mi avvalgo della decisione di tenere ogni possibile discorso in stand by. Almeno fino a quando quelle cose che ora sono solo fantasie troveranno una realizzazione concreta nella realtà.

Cosa consiglieresti ad una persona che come te ha un sogno importante ma il cammino è lungo e scoraggiante?
Se il sogno è così forte da perdurare nonostante gli anni e le avversità, vale la pena tentare sicuramente di realizzarlo. Non si ha nulla da perdere, semmai da guadagnare. Ed è meglio averci provato che rimanere nel dubbio. Dunque, consiglierei di procedere avanti tutta!


Ritieni importante avere un rapporto con persone che hanno in comune con te la stessa passione?
Decisamente sì. Chi non scrive non può arrivare a sentire cosa proviamo noi aspiranti scrittori o novelli tali, e non è una frase tanto per dire, è la pura verità. Attualmente sono proprio in contatto con 31 scrittori che si stanno cimentando in un racconto fantasy di gruppo che ho proposto su Facebook. Il primo capitolo l'ho scritto io, il resto sta procedendo man mano che qualcuno di loro si propone. E devo dire che è un'esperienza da condividere, perché è divertente, ti permette di interagire con persone appassionate e davvero impegnate in un progetto che sta tanto a cuore a loro quanto a te, perché può essere utile e può aprire strade impensabili all'inizio.

Hai dei progetti in corso?
Più di uno, a dir la verità, a partire dal romanzo per cui ho firmato un contratto ma che ancora non sta procedendo. Oltre a quest'ultimo e al racconto di gruppo che ho già menzionato, ci sarebbero altri 2 libri... uno in fase di scrittura, l'altro pronto per quanto riguarda le idee ma non ancora scritto, se non per qualche capitolo. Ed altri progetti più distanti nel tempo per cui non meritevoli che se ne parli.

Un messaggio a tutti gli scrittori esordienti:
Credete in voi e nel vostro sogno. Non lasciate che le avversità e la realtà vi privino della voglia di andare avanti contro tutto e tutti, convinti, fieri e determinati fino in fondo. Fate del vostro meglio per raggiungere i vostri scopi, non precludetevi delle opportunità perché pensate di non potercela fare. Al massimo sarà il tempo a dirvi se avevate o meno ragione a volervi fermare, ma voi insistete e persistete. Superatevi, andate oltre i vostri confini geografici e oltre le vostre aspirazioni. Se alla fine andrà bene, sarete doppiamente soddisfatti di voi stessi. Se andrà male o non ai livelli che vi siete prefissati, almeno ci avrete provato, avrete un curriculum più pieno e potrete lasciare ai posteri una parte della vostra esperienza.

Vuoi concludere con una citazione di una tua opera?
Per ora no, magari prossimamente in un 'altra intervista.


Ti ringrazio per la tua presenza e ti auguro buona fortuna.
Non arrenderti mai!!

domenica 6 maggio 2012

Emanuela Ruggeri


Buonasera Emanuela, benvenuta nel mio blog. Parlaci un po' di te.
Ciao Roby e un saluto a tutti i lettori! 
Sono nata a Roma il 7 Maggio del 1990, mi sono diplomata al liceo classico e adesso sono al terzo anno di Lettere. Adoro leggere, in particolare i romanzi d’avventura e quelli per ragazzi, e il cinema. Il film ricchi di effetti speciali sono in assoluto i miei preferiti. Mi piace praticare attività fisica e per questo cammino molto spesso, soprattutto al centro di Roma, oppure in montagna, dove trascorro le vacanze estive . Ammetto di avere un debole anche per il make up. Molte volte mi reco nelle profumerie per comprare nuovi cosmetici o anche solo per dare un’occhiata alle ultime novità.

Bene, sul make-up potremmo andare d'accordo, io mi occupo proprio di questo nel mio lavoro. 
Stai seguendo un percorso di studi che mi fa pensare che tu, già da tempo avevi scelto questa strada, magari inconsapevolmente. Come hai cominciato?
Scrivo da quando ero molto piccola. Ho cominciato con i racconti brevi per poi passare ai romanzi, all’età di dieci anni. Da quando ho scoperto la scrittura non passa giorno in cui io non scriva almeno qualche minuto, sul computer o sul mio taccuino. La scrittura è in assoluto la mia passione più grande, a tal punto che io la definisco l’aria che respiro. Scrivere è per me un vero bisogno, quindi credo che questo mi abbia spinto ad affacciarmi nel “mondo degli scrittori”. 

Non mi sbagliavo, la scrittura ha sempre fatto parte di te, parlaci un po' di ciò che senti nel momento in cui scrivi.
La scrittura è un motivo di gioia per me e, soprattutto, di libertà: posso essere me stessa e scrivere ciò che voglio. Ho la possibilità di creare un mondo che sia tutto mio, in cui sono io a decidere lo svolgimento delle cose. Credo che un pregio della scrittura sia proprio quello di provare emozioni fortissime, che non riguardano solo l’autore, ma anche i personaggi della sua storia. Penso che ogni scrittore si identifichi, almeno in parte, con i suoi personaggi e che viva le loro emozioni. A mio parere, è qualcosa di gratificante. 

Parlaci delle tue opere..
Ho pubblicato il mio primo romanzo per ragazzi, ‘La vendetta dei pirati’, con il Gruppo Albatros il Filo.


 La storia narra l’avventura di Mila Ligte, figlia del pirata più temuto dei sette mari. Fin da piccola sogna di poter seguire le sue orme ed entrare a far parte della ciurma della Drago Rosso, la nave dove è cresciuta; ma essere un pirata significa cancellare definitivamente ogni forma di pietà, non è una cosa per donne. Quando, però, il padre di Mila viene ucciso da Occhio Avvelenato, suo acerrimo nemico, la ragazza giura vendetta e, assieme al fratello e al suo amico Jimmy, tenterà di ritrovare il Marchio Oscuro per regolare definitivamente i conti con il suo capitano. E’ un romanzo in cui si intrecciano temi come l’amore, l’amicizia, la famiglia, il coraggio. Tengo moltissimo a ‘La vendetta dei pirati’, che ho scritto quando avevo dodici anni. 
Dopo sette anni ho deciso di riprendere in mano le bozze e di riscrivere il tutto, sperando nella pubblicazione. 
‘La vendetta dei pirati’ può essere ordinato in tutte le librerie ed online. 

Come consideri la condizione di "esordiente"?
Purtroppo per gli esordienti non è facile farsi strada nell’editoria per tantissime ragioni. Ad ogni modo, vorrei riuscire ad emergere e a farmi conoscere il più possibile. Mi rendo conto che è molto difficile, ma bisogna tentare pur di realizzare un sogno, con un po’ di fortuna dalla propria parte. Le mie aspirazioni sono quelle di far conoscere ‘La vendetta dei pirati’ a tanti lettori e di continuare a scrivere.

Cosa consiglieresti a una persona che ha un sogno, ma il cammino è lungo e in salita?
Di provare, provare e provare. Bisogna sempre credere in se stessi e in quello che si fa, se si tratta di un sogno davvero importante.

Ritieni importante condividere le proprie esperienze con altri nel campo della scrittura?
Assolutamente sì, perché possiamo conoscere nuove realtà e confrontarci con persone con le quali condividiamo passioni, sogni, ambizioni. Personalmente lo ritengo molto utile. 

Progetti in corso?
Sto lavorando ad un nuovo romanzo per ragazzi. Il genere, però, è diverso da quello de ‘La vendetta dei pirati’.

Un messaggio a tutti gli esordienti:
Dal momento che anch’io sono all’inizio, non potrei dare veri e propri consigli, ma credo che ogni esordiente non debba mollare mai e debba mettere passione in tutto ciò che scrive. 

Concludiamo con una citazione dal tuo libro:
Per Mila il futuro era già tracciato: sarebbe diventata una donna colta e istruita, avrebbe avuto dei figli e mai avrebbe sposato un pirata. Così voleva la madre, che però non immaginava che un avvenimento significativo avrebbe cambiato la vita di sua figlia.


Grazie a te Roberta per questa intervista e grazie a tutti i lettori. 




Grazie a te Emanuela per aver condiviso con noi il tuo pensiero e le tue esperienze. 
Cari lettori, dalla storia di Emanuela compare una grande passione, cominciata all'età di dodici anni col suo primo manoscritto. Ancora una volta ripeto, il nome del blog "il potere delle parole" non è solo un titolo, ma qualcosa di reale!!






VIVIANA LEO


Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?
Salve! Innanzitutto grazie per l’opportunità. Mi descriverei come una ragazza normalissima, che custodisce la passione della scrittura e della lettura da quando era piccolissima.

Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?
Mi ha spinto la voglia di raccontare ciò che la mia “testolina malata” partorisce! No, scherzi a parte, mi piace l’idea di trasmettere ciò che immagino con la fantasia e poi metto su carta… è qualcosa di indescrivibile. Le parole stampate sono meravigliose perché permettono all’essere umano di vivere tante vite, anche solo viaggiando con la mente. È stupendo.




Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozioni e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?
Quando scrivo mi prende una strana frenesia, come se il mio corpo non riuscisse più a mantenere ciò che ha dentro. Sì, l’emozione di scrivere subito quello che mi passa per la testa è molto forte ma stranamente non riesco a trasmettere nulla su un foglio elettronico. Non mi stancherò mai di dire che è la carta vera e propria a darmi l’ispirazione, ho bisogno di vedere le mie dita sporche di inchiostro mentre scrivo, altrimenti non sono contenta.


 Hai qualche esperienza? Se hai già pubblicato qualcosa parlaci del tuo romanzo, hai tutto lo spazio necessario per descriverlo e per dirci dove trovarlo!!  Se non lo hai ancora pubblicato spiegaci cosa significa per te, che emozioni provi e hai provato mentre scrivevi.
Sì, ho pubblicato il mio primo romanzo due anni fa. Si chiama Tra zanne e artigli ed è una storia d’amore di genere fantasy. Parla di una ragazza umana che si innamora di un licantropo e, nonostante le varie vicissitudini, cercherà di coronare il proprio sogno d’amore.  Questo libro è disponibile on-line oppure ordinabile in tutte le librerie d’Italia. 


Ultimamente poi è in uscita, con un’altra casa editrice, anche il mio secondo romanzo, Lacrime d’Argento, disponibile già in formato e-book a tre euro e presto in versione cartacea. Con questo mi distacco un po’ dal primo, benché anche questo di genere fantasy, perché ho voluto raccontare la forza femminile vista in chiave ironica. È il primo libro di una serie, Anime Nere,  e narra le vicissitudini di una cacciatrice, Violet, alle prese ogni notte con vampiri assetati. La cosa che lo contraddistingue dagli altri è che questo è un urban fantasy ambientato in Italia, precisamente nel Salento, e Violet  non è una ragazza come le altre. È forte, ironica ed è attorniata da personaggi un po’ particolari, tra cui Damon… un vampiro davvero crudele che fa parte del suo passato e che continua ad essere nei suoi pensieri. La versione e-book è disponibile su molti siti, tra cui anche quello di Feltrinelli o Rizzoli, mentre la versione cartacea sarà ordinabile in libreria.

Nell’introduzione del mio blog parlo di una strada difficile, scoraggiante ma piena di sogni, passione e forza di volontà, come ti senti ad essere esordiente e qual è la tua “aspirata destinazione”?
La vita di un esordiente è molto difficile. Troppa gente non crede in noi e soprattutto troppa gente ne approfitta e purtroppo ne so qualcosa col primo libro. Io sono stata fortunata perché le persone a me care mi hanno sempre spronata ad andare avanti, perfino quando io stessa pensavo di non farcela. 

La mia aspirata destinazione non è affatto diventare famosa ma lasciare qualcosa di bello a chi legge un mio libro. Sentirsi dire “mi hai trasmesso molte emozioni”, è quello il traguardo più bello. 

Poi ovviamente sarebbe da ipocriti dire che la notorietà mi dispiacerebbe, ma posso affermare che non è nelle mie priorità. Bisogna sempre restare con i piedi per terra e rendersi conto di propri limiti.


Cosa consiglieresti ad una persona che come te ha un sogno importante ma il cammino è lungo e scoraggiante?
Di andare avanti, di crederci fino in fondo. So che sembra una frase fatta ma è la realtà. Se non siamo noi i primi a confidare nelle nostre capacità chi potrà mai farlo? Poi, come dicevo, non è importante diventare una Licia Troisi o un Giorgio Faletti, ma sapere che hai regalato qualcosa a qualcuno, che hai strappato un sorriso in una giornata grigia. Nel nostro piccolo possiamo mostrare di essere capaci.

 Ritieni importante avere un rapporto con persone che hanno in comune con te la stessa passione?
Assolutamente sì. Conosco molti scrittori e con loro condivido idee, opinioni, sensazioni. Devo dire che in questo campo ho incontrato molte persone amichevoli e cordiali, con cui scambiare quattro chiacchiere in libertà. E poi è bello dialogare con qualcuno che ha gli stessi interessi ed avere un confronto diretto. Mi fortifica e mi sprona a dare di più.

Hai dei progetti in corso?
Sì, per ora sto scrivendo il seguito di Lacrime d’Argento ed è una cosa che mi sta prendendo molto, anche perché ho alcuni lettori fissi che mi seguono e mi chiedono anticipazioni. Per il futuro invece si vedrà!

 Un messaggio a tutti gli scrittori esordienti:
Fatevi forza e proseguite il vostro sogno. Combattete con le unghie e con i denti perché la strada è in salita!

Vuoi concludere con una citazione di una tua opera?
<<Se tre anni prima non l'avesse incontrato non sarebbe mai diventata quella
che era, di questo ne era certa. Detestava se stessa ma era meglio dell'ingenuità che per ventidue anni si era portata addosso. Se era diventata
una cinica bastarda però lo doveva solo a lui>>.

Ti ringrazio per la tua presenza e ti auguro buona fortuna.
Non arrenderti mai!!
Roberta

VIOLA LODATO


Oggi abbiamo tra noi, una delle finaliste regionali del concorso letterario la Giara, indetto dalla Rai!

VIOLA LODATO


Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?
Buongiorno! Sono Viola Lodato, in arte KillerQueen. Oltre a essere un'aspirante scrittrice studio Scienze della Comunicazione, lavoro come traduttrice e scrivo articoli e recensioni per un blog letterario. Quando mi chiedono come descrivermi vado sempre un po' in confusione, faccio fatica a descrivere me stessa. Comunque ritengo di essere una persona abbastanza creativa e perennemente con la testa tra le nuvole.

Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori”?
La voglia di raccontare storie. Fin da piccola ho sempre avuto questa passione, poi a quattordici anni mi sono detta “perché non provare a scrivere un libro?” e così ho cominciato a farlo più seriamente, da allora non ho più smesso.

Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozione e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?
La scrittura è soprattutto un divertimento, per me. A modo suo scrivere è anche simile a una droga, visto che è qualcosa di cui non riesco fare a meno troppo a lungo. Non mi capita quasi mai di essere travolta dalle emozioni, più che altro mi vengono degli attacchi di ispirazione improvvisa, vengo quindi travolta dalle idee.


Hai qualche esperienza? Se hai già pubblicato qualcosa parlaci del tuo romanzo, hai tutto lo spazio necessario per descriverlo e per dirci dove trovarlo!!  Se non lo hai ancora pubblicato spiegaci cosa significa per te, che emozioni provi e hai provato mentre scrivevi.
Ho poche esperienze, per il momento. Ho pubblicato qualche racconto in alcune antologie: 365 racconti sulla fine del mondo di Delos, Le prime volte di Mondoscrittura e infine un racconto di fantascienza in un volume della serie “Scritture aliene” di EDS. Non ho ancora pubblicato nessun romanzo, ma ho superato la prima fase del concorso La Giara*, quindi sono una finalista regionale della Liguria.


 * Qui potete vedere Viola Lodato, in collegamento dalla sede regionale Rai di Genova :
    

Nell’introduzione del mio blog parlo di una strada difficile, scoraggiante ma piena di sogni, passione e forza di volontà, come ti senti ad essere esordiente e qual è la tua “aspirata destinazione”?
Valerie Thunderstorm, uno dei personaggi
creato da Viola per una sua opera
Secondo me chi ama davvero scrivere dovrebbe continuare a farlo indipendentemente dal riuscire a pubblicare. La passione per la scrittura e la ricerca di fama sono diverse, ma possono essere confuse. Voglio dire che, sì, la strada può essere difficile, ma non è una strada che dev'essere percorsa per forza. Chi ama scrivere, continuerà a farlo anche se tale strada si rivelasse impercorribile.

Cosa consiglieresti ad una persona che come te ha un sogno importante ma il cammino è lungo e scoraggiante?
Tre consigli: scrivere il più possibile, anche racconti per concorsi vari in modo da riempire il curriculum letterario, trovarsi un lettore sincero capace di mostrare i difetti delle nostre opere e, per finire, consiglierei caldamente di evitare l'editoria a pagamento come la peste.


Ritieni importante avere un rapporto con persone che hanno in comune con te la stessa passione?
Assolutamente sì. Molti dei miei amici più cari condividono la mia stessa passione. Grazie alla scrittura ho anche conosciuto il mio ragazzo, che ha la pazienza di farmi da editor per ciò che scrivo.

Hai dei progetti in corso?
Un sacco. Devo scrivere il seguito del libro mandato al concorso La Giara, poi ho in mente un libro per bambini e altri due o tre romanzi con gli stessi personaggi del manoscritto che ho scritto per Tramate con noi.

Katia, uno dei personaggi creato da Viola
per una sua opera.
Un messaggio a tutti gli scrittori esordienti:
Imparate ad ascoltare le critiche, ma fatelo in maniera intelligente. Non va bene né ignorarle tutte né ascoltarle a prescindere, bisogna trovare un equilibrio.

Vuoi concludere con una citazione di una tua opera?
Questa domanda mi mette in difficoltà! Gli unici due libri che ho scritto sono stati mandati ai concorsi della Rai, per scaramanzia preferisco non dire nulla. Piuttosto, posso linkarvi il mio blog, nato il 20 aprile 2012? Mi potete trovare a takethetimeandcarryon.wordpress.com




Grazie per l'intervista, Roby!





Ti ringrazio per la tua presenza e ti auguro buona fortuna con il concorso e gli altri tuoi progetti!!

Ricordo a tutti di visitare il blog di Viola Lodato : takethetimeandcarryon.wordpress.com
Viola, una scrittrice, all'esordio col suo manoscritto inviato al concorso letterario della Rai, incrociamo le dita!!!!

Roberta


STELLA ADA ROSSETTI


Buongiorno, oggi abbiamo una scrittrice giovanissima:
Stella Ada Rossetti nasce a Santa Maria Capua Vetere il 14 – 08 – 1990. 
Amante del disegno decide di iscriversi a Grafica Pubblicitaria dove si diplomerà nel 2010. 
Appassionata della scrittura a sedici anni comincia a scrivere un romanzo chiamato “Il quaderno dei ricordi.”



Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?
Mi chiamo Stella e sono l’autrice di un libro edito nel Novembre 2011. S’intitola “Il quaderno dei ricordi”. Ti giuro che questa è la domanda più difficile che qualcuno mi abbia mai fatto, descrivermi in poche parole non è per niente semplice anche perché il modo migliore per capire come sono fatta e conoscermi. Io sarei di parte, potrei dire che sono simpatica, dolce e sincera. Tutti pregi che magari gli altri poi non condividerebbero e quindi preferisco definirmi “Misteriosa”.


Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?
Se ti dicessi che io non l’ho voluto ma che è accaduto per caso mi crederesti? Sono sicura di no e quindi ti spiego come sono realmente andati i fatti. Sono una ragazza molto riflessiva e quindi ho sempre avuto la capacità di immaginare la mia vita diversa da come lo è in realtà. Tempo fa a causa di uno spiacevole accaduto ho avuto molto tempo per restare a casa. Pur essendo un periodo triste per me rappresenta qualcosa di speciale, proprio perché è in quel momento che ho cominciato a scrivere il mio primo libro che mi è stato pubblicato con Aletti Editore.
Da quando ho cominciato questa grande avventura però sono cambiate tantissime cose, infatti adesso gestisco da sola una rivista online gratuita chiamata Stella Magazine, mensile che potrete scaricare qui: 

sabato 5 maggio 2012

.

ROSSANA LOZZIO




Buongiorno, ti ringrazio per la tua presenza, comincia parlando di te, come ti descriveresti?

Buongiorno a tutti, sono Rossana Lozzio, sono nata e vivo a Verbania, sulla costa piemontese del lago Maggiore. Non amo parlare di me, preferisco che mi si conosca per quello che sono e quindi, invito tutti a venirmi a trovare nella rete web, su Facebook o sul mio sito, così potrete farvi la vostra personale idea su quello che sono e magari, mettervi direttamente in contatto con me!






Cosa ti ha spinto a far parte del “mondo degli scrittori” ?
Scrivo da sempre e da sempre, lo faccio con e per passione. Non pensavo di condividere i miei romanzi con altri che non fossero i parenti o gli amici più stretti ma nel 2005, alcuni amici virtuali su un Forum che frequentavo abitualmente, mi stimolarono a provarci e così, diedi loro ascolto e dopo molte remore, inviai uno dei miei lavori ad una Casa Editrice che si trasformò nella mia prima pubblicazione, “Fino alla fine”. Ancora oggi, sono legatissima a questa storia e la amo infinitamente!

Come ti senti quando scrivi? Ti capita di essere travolto dalle emozione e sentire il bisogno di metterle nero su bianco?
Assolutamente sì. Come dicevo prima, scrivo solo e unicamente spinta dalla passione… dico anche spesso ed è la verità, che quando scrivo sono felice. Non riesco e non posso fare a meno di esprimermi così, mettendo nero su bianco… siano esse storie vere e proprie, lettere o solo emozioni!

Hai qualche esperienza? Se hai già pubblicato qualcosa parlaci del tuo romanzo, hai tutto lo spazio necessario per descriverlo e per dirci dove trovarlo!!  Se non lo hai ancora pubblicato spiegaci cosa significa per te, che emozioni provi e hai provato mentre scrivevi.

Ho pubblicato “Fino alla fine” nel 2005, poi mi sono auto pubblicata con altri tre romanzi, “Hollywood e dintorni”, “Le ali di un angelo” e “L’angolo delle fragole”. L’anno scorso, con Edizioni Il Ciliegio, ho pubblicato “Una farfalla sul cuore” e ho debuttato al Salone Internazionale del Libro di Torino. E’ stata un’emozione che non dimenticherò mai.



Nell’introduzione del mio blog parlo di una strada difficile, scoraggiante ma piena di sogni, passione e forza di volontà, come ti senti ad essere esordiente e qual è la tua “aspirata destinazione”?
Io mi sentirò “esordiente” per sempre… oggi come oggi, è difficilissimo emergere da questo grande calderone che contiene tanti scrittori, più o meno bravi e più o meno talentuosi!
La mia “aspirata destinazione”? Magari, lo sapessi… credo si stare ancora cercandola!

Cosa consiglieresti ad una persona che come te ha un sogno importante ma il cammino è lungo e scoraggiante?
Di non arrendersi e di armarsi di tanta energia, di lavorare dapprima su se stessa e quindi, con la ricerca di un editore che creda abbastanza in lui/lei da decidere di investire di propria tasca. Oggi, la strada più facile per pubblicare, pare essere diventata quella di pagare… non giudico chi lo fa ma sono contraria, perché considero che la soddisfazione di trovare un editore professionista che ti valuta degno di essere pubblicato, sia impagabile!

Ritieni importante avere un rapporto con persone che hanno in comune con te la stessa passione?
A me piace moltissimo, il confronto. Sia esso con i lettori o con chi scrive, come me. Il confronto è alla base di tutto, nella vita. Ben venga, sempre, soprattutto quando è costruttivo!

Hai dei progetti in corso?
Sto lavorando a due nuovi romanzi e curo diverse pagine su Facebook, per conto o per amore nei confronti di alcuni artisti. Promuovere l’arte, è sempre stimolante!

Un messaggio a tutti gli scrittori esordienti:
Crederci sempre… mollare mai!

Vuoi concludere con una citazione di una tua opera?
Guardandola allontanarsi, sospirò e chinandosi per raccogliere la sua giacca, comprese che aveva sbagliato tutto. Aveva sbagliato quando aveva creduto che lo detestasse, aveva sbagliato quando aveva finto che non gli interessasse e probabilmente, lo aveva fatto anche adesso, permettendole di uscire dalla sua vita.
Se solo non fosse stato sposato, pensò, passandosi le mani fra i capelli, dopo aver indossato la giacca, nel tentativo di darsi un contengo. Se solo avesse potuto vivere due vite…” (tratto da “Fino alla fine”, 2005)



Ti ringrazio per la tua presenza e ti auguro buona fortuna.
Continua sempre così!
Roberta