mercoledì 29 maggio 2013

Il ritorno - Diana Gabaldon (La Straniera)



 Diana Gabaldon 
è un'autrice ben nota e amata per le vicende della saga "La straniera"
Lo stile dell'autrice è semplicemente ammirevole. 
Iniziato questo viaggio in questa saga coinvolgente, consiglio anche a voi, followers, di iniziare questa splendida avventura.



Trama: 
Nell'Amuleto d'ambra Claire Randall, viaggiatrice nel tempo e nello spazio, aveva cominciato a spiegare una difficile verità alla figlia Brianna: negli anni in cui tutti la credevano dispersa, fra il 1945 e il 1946, era in realtà precipitata, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, nella Scozia del Settecento, dove si era perdutamente innamorata del nobile James Fraser. In un susseguirsi di avventure palpitanti, tra i campi di battaglia e manieri misteriosi, i due amanti consumano la loro ardente passione, consapevoli che Claire, prima o poi, si sarebbe trovata di fronte a una difficile e dolorosa decisione: tornare a un presente che ormai non le appartiene più, con la sola speranza di portare con sé una traccia del suo amato...
Sullo sfondo di una Scozia settecentesca magica ed evocativa, Diana Gabaldon ci regala un romanzo intenso e appassionante che offre immagini suggestive di un passato lontano visto attraverso lo sguardo di una donna del ventesimo secolo.


Recensione
Il romanzo è particolarmente incentrato sulle vicende storiche, risparmiando, purtroppo, i momenti trascorsi tra Claire e Jamie. Da questo punto di vista, seppur spiacevole, rende gli eventi più carichi di realismo poiché i due amanti non avevano, in realtà, il tempo e le energie per pensare al romanticismo. Il lettore romantico, in cerca d'amore, sarà accontentato alla fine del romanzo. La lunga attesa gli farà sciogliere il cuore per poi strapparglielo a causa della separazione imminente. 


L'obiettivo di Jamie e Claire è evitare la distruzione e le perdite subite durante l'avanzata di Bonnie Prince, andando incontro a un finale tragico. Jamie porta i suoi uomini a combattere per questa causa, sebbene cercasse in ogni modo di fermare l'avanzata rischiando, anche da parte dei giacobiti, un'esecuzione per alto tradimento. Bonnie Prince che, accecato dal suo potere, desidera avanzare verso l'Inghilterra, non si rende conto che il suo esercito non è in grado di affrontare la battaglia. 
L'evento storico porta alla liberazione della Scozia e un'inutile battaglia verso l'imbattibile Inghilterra, perciò, Bonnie P. , è ricordato e adulato nel futuro come se fosse stato un eroe. La gente non riconosce, invece, l'inutilità e la tragedia celata dietro all'ingordigia dell'eroe.

Alcuni eventi iniziano a legarsi tra loro, coinvolgendo il lettore in queste interessanti scoperte. Personaggi come Robert, che sono collegati ad alcune scelte, inducono il lettore alle loro stesse riflessioni.
Il quesito frequente che si pone il lettore, insieme ai personaggi stessi, riguarda il potere di decidere se compiere un'azione, conoscendo il futuro. Roger e Claire potrebbero impedire la morte sul rogo di Geilis Duncan, oppure il suo finanziamento alla causa giacobita nel momento cruciale, fermandola prima di intraprendere il suo viaggio nel passato. Avrebbero potuto, in questo modo, cambiare il presente e il futuro, rischiando allo stesso tempo di impedire la nascita degli avi di Roger. Il che significa che Roger non sarebbe mai nato.
Claire, quando si trova nel passato, riflette spesso sulla condizione della conoscenza del futuro che, in fin dei conti, non è servita granché a fermare la follia sanguinaria dell'ascesa di Bonnie Prince.

Claire è costretta ad abbandonare Jamie che, devoto al suo esercito e desideroso di salvare il sangue del suo sangue, prosegue il corso della storia da solo. Lei non lo avrebbe mai lasciato, ma una gravidanza inaspettata, Brianna, la costringe ad abbandonare la Scozia settecentesca per tornare nella sua epoca e crescere sua figlia. Si separano in questo modo, Jamie e Claire, strappando il cuore al lettore che desidera che essi vivano insieme felici e contenti. 



Il loro addio è commovente. Non sono riuscita a capacitarmi di questo tragico finale, proprio per questo ammetto di aver sbirciato la trama del prossimo romanzo. 
Claire porterà per sempre, nel futuro, un segno visibile nel palmo della mano: una piccola J. E la sua bambina, identica a Jamie nelle espressioni e nello sguardo, le ricorderà sempre il suo grande amore. Jamie, invece, andò incontro al suo destino contro l'esercito inglese, con la spada nella mano sinistra e una piccola C incisa nel palmo, per sentire la sua presenza sino alla fine.

Il finale e l'interesse di Roger riguardo alla vicenda, fa intendere al lettore che la storia tra Jamie e Claire potrebbe non essere terminata. Malgrado la possibile sopravvivenza di Jamie, ci sono duecento anni che li separano. Vent'anni, invece, che li separano dall'ultimo ed epico momento. 
Claire potrebbe tornare indietro, ma solo nel prossimo romanzo si scoprirà se questo sarà possibile. 


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