martedì 5 agosto 2014

La catena dei lettori - Parte II - "Il nono cielo" di Elisa Vangelisti

Carissimi followers, questa sera voglio presentarvi una stupenda iniziativa a cura della scrittrice Elisa Vangelisti. Si tratta della "catena di lettura", una gentilissima concessione che l'autrice offre a chi non può permettersi l'acquisto del suo romanzo ma vuole seguirla. Vi avevo già parlato di Elisa e del primo capitolo della saga ( Il ragno e l'iguana ). Questa volta ho il piacere di recensire Il nono cielo, secondo anello della fantastica catena dei lettori. 


TITOLO: IL NONO CIELO (PREQUEL DE "IL RAGNO E L'IGUANA")
AUTRICE: ELISA VANGELISTI
GENERE: PARANORMAL-ROMANCE
PUBBLICO: ADULTO
VOTO: 3/5









RECENSIONE:
Il Nono cielo è un romanzo che mi ha intrigato dai primi capitoli per la sua scorrevolezza e la narrazione ipnotica dell'incontro tra Maya e Gabriel. Quest'ultima è una donna che lavora come groupier in un casinò, un personaggio interessante che ha sofferto per la perdita di suo figlio. Un dramma spiacevole che ferisce il cuore di una donna, lascia un senso di vuoto che nulla può riempire. Ed è proprio questo, il suo dolore, il suo rapporto con la morte, che la avvicina a Gabriel, tra le sue braccia tenebrose e a contatto col suo bacio immortale. La descrizione del loro incontro è curata nel dettaglio, molto profonda, intensa sarebbe l'aggettivo più adatto per descriverlo. Sarà che avevo bisogno di leggere un paranormal-romance profondo, sarà che avevo voglia di sognare un po', ma l'inizio del libro mi ha letteralmente coinvolta. 
Il lessico è semplice, lo stile è superiore rispetto al primo libro che ho letto dell'autrice. 
Come nel sequel "Il ragno e l'iguana", ho notato numerose somiglianze tra Gabriel e Edward Cullen - dato di fatto che la scrittrice ammette sempre - talvolta un po' pesanti, a differenza della personalità di Alex che è tutta sua, senza influenze esterne, così mi è parso. E infatti Alex mi è piaciuto tanto! 
Interessante è stata l'aggiunta "erotica" alla saga, in questo caso devo congratularmi con l'autrice per aver reso comuni delle situazioni "stravaganti" - come altro potrei descriverle senza fare spoiler? -e non essere mai cascata nella volgarità che invece ho trovato in diversi paranormal-romance che dal punto di vista lessicale e stilistico mi sono sembrati volgari. Scrivere scene erotiche è una sfida per qualunque scrittrice: ci sono le autrici che si rifiutano categoricamente di avvicinarsi anche solo a una sfumatura hot, che fanno sfumare le scene d'amore in una nuvoletta di analogie e romanticismo, e poi ci sono quelle che vogliono lanciarsi in questa sfida. E lei, Elisa, ci è riuscita. Ho notato, qualche volta, che si è fermata forse troppo presto, che ha tagliato magari qualcosa che aveva scritto, e allora avrei voluto sapere di più. Ma magari questa è solo una mia opinione. In ogni caso invito la scrittrice a commentare per dire la sua opinione, in modo che anche voi followers possiate sapere di più. 
Tornando alla recensione, mi è dispiaciuto tanto trovarmi esclusa da alcuni momenti di intimità - mi riferisco a quella spirituale, non pensate male! - tra Maya e Gabriel, e anche tra lei e Alex. Spiegandomi meglio, mi riferisco ad alcuni giochi tra loro, battute, frecciatine, discorsi che non sono stati approfonditi, o spiegati accuratamente bene, che mi hanno rallentato durante la lettura perchè mi sono chiesta diverse volte di cosa parlassero. Mi sono sentita esclusa. 
Molto interessanti sono state le reazioni di Maya durante l'incontro con Alex, stesso discorso per la preoccupazione di Gabriel, ma ho trovato eccessivo descrivere tre volte lo stesso evento, seppur centrale. Questa parte del romanzo, devo ammetterlo, mi ha rallentata. 
La scelta di Maya non poteva essere più ovvia e giusta, però avrei trovato più realistico una "linea temporale più duratura". Tutto è successo troppo in fretta. Mi spiego meglio: dal mio punto di vista di lettrice, ho avuto la sensazione che passassero più giorni, forse settimane - un mese, perchè no? -  ma durante la narrazione l'autrice ha ripreso, qualche volta, il possesso del tempo e ha indicato quei pochissimi giorni. E quando venivo a sapere quanto tempo era passato, mi sentivo confusa. Il viaggio di Alex e Maya - dopo ciò che non posso scrivere per evitare spoiler - e l'incontro con Gabriel che è avvenuto esattamente il giorno dopo, per esempio, quando Maya e Alex si svagano insieme in piscina eccetera eccetera, sembrano passati almeno tre giorni. Forse è stata un po' di distrazione, forse non ho compreso bene, perciò, anche a questo proposito, invito l'autrice a commentare. 
Naturalmente, consiglio il romanzo agli amanti del paranormal-romance più indirizzato alla relazione tra creatura sovrannaturale e umana, un po' meno a chi preferisce un po' d'azione. 
Concludo complimentandomi con l'autrice per aver creato Alex perchè, cara Elisa, lui è un bel vampiro sexy e maturo che "ci piace". 

Buonanotte followers
Besos!

2 commenti:

  1. Grazie Roberta per questa recensione, sempre piuttosto dettagliata e professionale come è nel tuo stile. Davvero sono stata erotica? Allora “Leggimi lo sguardo” scotta! A parte gli scherzi, riuscire a creare un triangolino con una bella fanciulla (non certo l’inesperta Rynn de “Il Ragno e l’Iguana”) e due vampiri - che farebbero sesso ogni cinque minuti - senza leggere qualcosa di anche solo velatamente erotico sarebbe stato difficile. Il punto centrale della saga è il nutrimento, che sia quello dell’animo o puramente fisico, in vari modi. Nutrirsi è piacevole. Dunque non è possibile scindere il nutrimento dal piacere, soprattutto per i miei immaginari Johnson. Tutta la saga punta alla sensualità, ma l’erotismo dev’essere sempre velato, non eccessivo, perché è lo stile che avevo scelto per il primo e che ho mantenuto anche negli altri, sia pure andando in crescendo. I protagonisti sono cresciuti e ci sono stati ovvi salti di qualità. La sfida vera - in realtà - me la sono posta dopo, alla conclusione della quadrilogia, con il romanzo autoconclusivo cui accennavo prima, ma come dici tu è stato molto difficile.
    Avresti voluto saperne un po’ di più? Be’, pensa che quando ho ricevuto l’offerta per la pubblicazione di questo romanzo con una casa editrice seria mi è stato chiesto di sfrondarlo di 100 pagine. Ci ho provato, poi mi sono resa conto che farlo mi deprimeva e ho lasciato perdere, continuando a uscire con il self. Ma se hai domande specifiche, scrivimi in chat e approfondiamo!
    Mi dispiace che tu non abbia afferrato bene il senso dei dialoghi e l’intimità fra i personaggi; ogni lettore si sintonizza con loro in un modo diverso e magari questa sintonia non sono riuscita a renderla al meglio per farteli sentire vicini. Il gioco del “si-no-dipende” spero fosse chiaro! Lo facevo con mio padre e mia sorella per distrarci durante i viaggi in montagna, quando avevamo la nausea da movimento!
    La scena narrata dai tre punti di vista differenti in genere piace molto, vedi, ognuno ha le sue preferenze e non c’è niente di male. È chiaro che sia ridondante, perché i fatti sono quasi gli stessi. Serviva a familiarizzare meglio con l’animo dei personaggi e capire bene quale fosse il fulcro del romanzo, come giustamente hai sottolineato.
    La durata degli eventi è molto stretta, questo è vero, e serve a rendere la dimensione dello stravolgimento di questa donna e della rapidità delle decisioni di un vampiro. Se Maja avesse avuto più tempo gli eventi non si sarebbero succeduti con questa forza. Io stessa in amore e nella vita prendo decisioni a spron battuto, diciamo che non mi piace tergiversare, anche se amo molto approfondire i dettagli, e questo nella trama si sente. Approfondire significa usare molte parole, per il mio modo di scrivere, quindi può essere che chi legge percepisca un lasso di tempo più dilatato di ciò che è. I miei libri sono più romance che paranormal, non hanno niente a che spartire con gli urban fantasy, ad esempio.
    Sono felice che Alexander ti sia piaciuto. Se riuscirai a leggere i due seguiti, ti prometto che ti piacerà molto, molto, molto di più!

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  2. Ti ringrazio per il tuo commento con i chiarimenti alle mie domande, Elisa. Il gioco del sì-no-dipende è stato molto carino e l'ho trovato delicato al punto giusto, in particolar modo la prima volta, quando Maya e Gabriel parlano di una certa "situazione". Non facciamo spoiler. Bene, allora se mi dici che mi piaceranno molto, molto, molto di più, allora, sono sicura di ciò che dici e spero di riuscire a leggere i prossimi!
    Grazie ancora per l'intervento.

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