Una ripida salita lungo un colle ricco di vegetazione, il cui suolo è ricoperto da radici e invaso da serpi pronte a mordere a ogni singolo passo. Questa è la strada che deve percorrere chi ha un sogno, specialmente in Italia, ma noi esordienti abbiamo qualcosa che è capace di curare il veleno dei serpenti, una forza capace di farci superare il percorso in salita: essere esordiente.
ISTINTO O RAGIONE??LASCIARSI ANDARE O PIANIFICARE?
Si può scrivere un buon romanzo senza seguire una trama, degli schemi o ciò che è giusto fare per tessere bene la trama?
Un'altra domanda ancora:
Preferite a livello emotivo, scrivere di getto, creare nel momento, vivere e vedere nel momento in cui scrivete oppure partire con un piano dove tutto è già deciso?
L'esperienza che ho in questo campo è poca ma mi trovo in un momento in cui la scelta che può sembrare sbagliata e irresponsabile mi ha fatto riprendere in mano una storia, quella che ho vissuto giorno per giorno senza uno schema, quella storia che mi ha fatto sorridere, sognare, divertire, emozionare, amare e spaventare... Era una storia improvvisata, qualcosa che inizialmente doveva essere tutt'altro che ciò che è diventato, anzi non sarebbe mai stata completata se non avessi lasciato al tempo e alla fantasia di tessere la trama. Il mio secondo manoscritto tutt'altra storia, trama già pronta e lavoro su cui orientarmi, scrivendo ho aggiunto qualcos'altro, certamente capita ma la partenza e la conclusione hanno seguito un progetto forse limitando in un certo senso la mia creatività o forse, rendendo tutto più semplice perchè è stato pianificato. La differenza tra i due manoscritti sta nelle emozioni che sento leggendo il primo e leggendo il secondo. Bene, del primo manoscritto ho già parlato, ne sono innamorata; il secondo l'apprezzo, l'adoro e mi piace ma non ho vissuto le stesse emozioni che mi ha dato Destinati. Tornando al discorso delle domande, vi spiego perchè le ho poste. Il primo manoscritto deve avere assolutamente un sequel, non è stato facile sedermi e cominciare a scrivere. Le mie preoccupazioni erano sempre le stesse: devo rivederlo, studiarmi nuovamente i personaggi, tentare di rientrare nella mentalità di una ragazzina, creare un progetto su cui orientarmi..... Tutto questo sarebbe considerato un atteggiamento responsabile, pianificatore ma..... noioso... La verità è che ho scoperto che per annullare le preoccupazioni che ho citato dovevo solo sedermi, scrivere senza un progetto, senza rileggere il libro, senza studiarmi nuovamente i personaggi, senza tentare di rientrare nella mentalità di una ragazzina.....
DOVEVO SOLO LASCIARMI ANDARE, così di nuovo ho sentito quelle emozioni che sentivo non appena facevo vivere i miei personaggi.....
LASCERò AL TEMPO E ALLA FANTASIA IL COMPITO DI TESSERE LA TRAMA LIBRO.....
si roby è vero bisogna lasciarsi andare e aprire il proprio cuore e la propria anima per far vivere davvero i personaggi e renderli "reali". anche io lo faccio però (forse perchè scrivo romanzi storici per lo più) ho sempre bisogno di fare ricerche e studiare, fare uno schema con gli avvenimenti storici in cui si muoveranno i personaggi.
si roby è vero bisogna lasciarsi andare e aprire il proprio cuore e la propria anima per far vivere davvero i personaggi e renderli "reali". anche io lo faccio però (forse perchè scrivo romanzi storici per lo più) ho sempre bisogno di fare ricerche e studiare, fare uno schema con gli avvenimenti storici in cui si muoveranno i personaggi.
RispondiEliminaé giusto in base all'argomento che si vuole trattare informarsi, non si può parlare di alcuni temi senza uno studio dietro.....
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