TITOLO: La notte degli angeli caduti
AUTORE: Heather Killough-Walden
GENERE: Fantasy/Paranormal-romance (Angeli)
EDITORE: Leggereditore
Trama
In un tempo assai lontano, il Vecchio chiamò a raccolta i suoi quattro arcangeli prediletti: Michele, Gabriele, Uriel e Azrael, e indicò loro quattro stelle del firmamento che brillavano più delle altre. Disse agli arcangeli che desiderava ricompensarli della loro lealtà e che in dono avrebbero ricevuto delle anime gemelle. Fu così che il Vecchio creò quattro femmine perfette, che chiamò le cherubine. Tuttavia, prima che gli arcangeli potessero rivendicare le loro compagne, le quattro cherubine furono allontanate dal regno e disperse dal vento. Gli arcangeli decisero quindi di abbandonare il proprio mondo, per scendere sulla Terra e ritrovarle. Per migliaia di anni gli arcangeli le hanno cercate, ma non sono stati gli unici a raggiungere il regno dei mortali per dare la caccia alle cherubine. Qualcuno li aveva seguiti...
Recensione
La notte degli angeli caduti è un romanzo che mi ha appassionato già dalle prime pagine e mi ha fatto incuriosire riguardo le figure angeliche. Forse sarà stato il modo di narrare dell'autrice, molto abile nell'incuriosirmi e coinvolgermi nella storia. Il libro è ben scritto, non c'è alcun dubbio e, a parte la scorrevolezza, la trama ricca di colpi di scena mi ha portato a leggere il libro in soli due giorni. Non sono riuscita facilmente a distogliere l'attenzione dal romanzo. La storia tra Uriel e la sua cherubina, Eleonore, sin dal momento in cui si incontrano è stata molto appassionante, tant'è che ho provato quell'emozione che porta il lettore a dire "quanto vorrei essere lei!". La loro relazione è molto passionale e l'autrice ne descrive ogni singolo attimo senza nascondere tutto dietro al classico velo-nube di timidezza che cede il posto alla scena successiva. Non lo definirei un romanzo erotico, pur essendo Uriel molto "passionale" - scusate la ripetizione - e dominatore, ma un Paranormal-Romance ampliamente descrittivo, senza veli. Per questo non mi ha infastidito non sapere che mi sarei ritrovata a guardarmi intorno mentre leggevo in treno, col timore che qualcuno notasse qualche "periodo eccessivamente rosa".
Tornando ai personaggi, Uriel è sensazionale, me ne sono innamorata da subito. È un arcangelo dal fisico scultoreo, misterioso e determinato a trovare la sua cherubina di cui si innamorerà perdutamente. Lei non sa nulla della sua provenienza "angelica", per questo rimane turbata e con la sua fuga mette a rischio la sua vita, quella di Uriel e di tutti gli arcangeli che si troveranno impegnati in una dura lotta con gli Andriani. Questi ultimi, secondo l'autrice, sono i primi arcangeli, ma non per nome. Gli Andriani vogliono catturare Eleonore perché desiderano studiare il suo potere di guarigione per impossessarsene, pur avendo comunque una varietà di poteri angelici.
In seguito alla lotta sono rimasta affascinata dal finale, immaginando il tutto avvolto da una nebbiolina chiara che si disperde poi nella luminosità di un cielo puro. Dal timore proveniente da quell'abbraccio incorporeo, fino alla concretezza dei loro corpi che viaggiavano lontano, mi sono preoccupata che non andasse come era logico che andasse. Un finale decisamente voluto dal lettore, piacevole e sorprendente.
Non faccio i salti di gioia per le saghe, ma mi piacerebbe continuare a leggere di Uriel e Eleonore, e anche della ricerca delle rispettive cherubine degli altri arcangeli. Spero proprio che l'autrice abbia scritto almeno un altro romanzo per mostrarci i momenti in cui anche gli altri arcangeli troveranno la felicità.